Accanto al letto di Luigi c’erano due sedie, per la figlia Angela e per Liuba, la badante. Liuba preferiva stare in piedi però, appena arretrata e con la schiena in avanti su quel vecchio dal volto senza rughe, ma dalle labbra prese nel buco della bocca senza dentiera. leggi tutto
Beati pacifici
Il muro in mattoni che corre lungo borgo Pipa è la cinta esterna del monastero benedettino di San Giovanni Evangelista, il cui ingresso principale si apre sul piazzale di San Giovanni, in angolo con la chiesa stessa. Al numero 5, a due civici di distanza dall’Antica Spezieria, si trova un accesso indipendente destinato, fino a una dozzina di anni fa, agli ospiti del collegio. leggi tutto
Piazzale San Lorenzo
Sopra a Olga, abitavano degli ucraini, tre o quattro uomini e una ragazzina, figlia di uno di loro, arrivata da poche settimane. Fu lei che un pomeriggio, di ritorno da scuola, bussò alla porta di Olga e le chiese se poteva darle una mano per un tema. Olga la fece entrare in casa e le fece ripetere la domanda. leggi tutto
I primi a partire erano stati gli uomini
I primi a partire erano stati gli uomini, subito dopo la caduta del regime comunista. Era la fine del Novecento. Andavano a cercare fortuna in Russia, nelle Repubbliche Baltiche, in Germania, ma era una migrazione di lavori pesanti e dalle rendite incerte, soprattutto se confrontata a quella offerta dal mercato delle collaboratrici domestiche e familiari. leggi tutto
Dariya, un ritratto
Dariya è stata informata dell’ingresso armato della Russia in Ucraina da un messaggio WhatsApp di suo figlio in Germania. Le mani hanno preso a sudarle. Le sudano le mani, infatti, quando si agita. Ha cercato la notizia su alcuni giornali on-line, nessuno la smentiva. Quindi, ha posato il cellulare, si è asciugata sui pantaloni e ha spiegato al signor Bruno che sarebbe tornata a casa. leggi tutto
Paese frontiera
Ucraina significa “paese frontiera” e, storicamente, l’Ucraina è stata davvero un territorio di confine fra civiltà sedentarie e nomadi, fra il mondo slavo-cristiano e quello turco-tartaro-mussulmano, crocevia di scambi commerciali dal mar Nero al Baltico, dall’Oriente all’Europa centrale. Significa “paese frontiera” anche se, geograficamente, di frontiere non ne ha. leggi tutto
Viaggio di solo andata
Nel villaggio di Petrovcy, di tremila case, ci sono quattro negozi e un ambulatorio medico, la scuola rumena e quella polacco-ucraina, la chiesa ortodossa, cattolica e il cimitero battista. A Petrovcy, i contadini parlano almeno tre lingue. C’è un asilo che finge anche da istituto che accoglie i bambini che hanno entrambi i genitori all’estero e nonni troppo anziani o troppo presi per occuparsi di loro oltre alla terra, alle bestie e alla casa. leggi tutto